❖ Il gergo dei tram. Il vero milanese indica le linee tranviarie al maschile (es. “Prendo il 2”) e quelle automobilistiche al femminile (es. “Salgo sulla 60”). L’abitudine risale, probabilmente, agli anni Sessanta e Settanta in cui gli autobus erano segnalati con le lettere dell’alfabeto e non con i numeri.
❖ Il gergo del metrò. A Milano si preferisce abbreviare la metropolitana in “metrò”, alla francese. In alternativa, la si indica con il colore e l’articolo femminile: la verde, la rossa, la gialla, la lilla. La metropolitana lilla (M5) è stata inaugurata a febbraio 2013 ed è l’unica, per ora, automatica, senza conducente.
❖ Taxi al volo. I taxi chiamati per strada si fermano solo se hanno la luce accesa, altrimenti sono già occupati o sono stati prenotati.
❖ Cani e multe. Chi non raccoglie le deiezioni del proprio cane può essere multato su più fronti:
· Per le deiezioni canine non raccolte la sanzione è di 50 euro
· Per chi è sprovvisto di attrezzatura idonea alla raccolta la sanzione è di 50 euro
· Per i cani senza guinzaglio la sanzione è di 40 euro.
❖ El Ghisa. Per i milanesi, el Ghisa è il vigile urbano. Il soprannome deriva dal copricapo, ma ci sono due scuole di pensiero: c’ e’ chi afferma derivi dal copricapo della prima divisa, un lungo cilindro grigio che ricordava i tubi di ghisa di certe stufe. E chi all’elmetto adottato a fine Ottocento, tanto rigido da suggerire che fosse appunto di ghisa.
❖ Il ritmo della città. Ogni domenica pomeriggio, dagli anni 70, senza sosta, si ritrovano al parco Sempione percussionisti pronti a improvvisare lunghe jam session dall’anfiteatro vicino al campo di basket.
❖ Largo alle biciclette. Ogni giovedì notte, critical mass Milano invade con le sue biciclette le strade della città. Il ritrovo è in piazza Mercanti alle ore 22. Anche se piove.
❖ Le case di ringhiera. A Milano si parla di Case di ringhiera (non “a ringhiera”) per indicare tutte le case popolari che dai primi del Novecento in poi ospitavano molti inquilini in piccoli appartamenti e avevano il bagno sul ballatoio comune. Qui si creava una vita comunitaria molto forte. Il colore della facciata era quasi sempre giallo. Quello che ormai si chiama Giallo Milano. Oggi le case di ringhiera sono ricercate e molto preziose per chi cerca buoni affari e un sapore d’altri tempi.
❖ L’importanza dell’articolo. In dialetto milanese, quasi tutti i luoghi, i quartieri storici di milano, i nomi propri di persona (femminili e maschili) hanno l’articolo determinativo: es. il Giambellino, i Navigli, l’Isola, il Luca, la Maria…
❖ Il boom del coworking. Gli spazi di coworking riconosciuti dal Comune di Milano, dove appoggiarsi per la propria attività lavorativa, sono in continua crescita (oltre 30 nel 2015).
❖ Gli abitanti. Popolazione residente in città al 01/01/2015: 1.337.155 (di cui oltre il 50% tra i 20 e i 59 anni). Se si considera tutta l’area metropolitana, invece, si contano 3.196.825 abitanti, distribuiti in 134 comuni